Oltre alla produzione e lavorazione della seta, che è l'industria principale, si sono sviluppate l'industria chimica, la fabbricazione della carta, i ricami a mano.
Suzhou è stata e resta rinomata per le sue ville-giardino, un tempo residenza di funzionari locali, luoghi isolati, creazioni artistiche. Edifici, colline (tutte artificiali), rocce, acqua, ponti, alberi, costituiscono gli elementi decorativi. La città è circondata e attraversata da una vasta rete di canali così da farla definire la "Venezia dell'Oriente" e ha diversi templi e museiSuzhou è la Venezia dell'Estremo Oriente. Si trova molto vicino a Shangai (35 minuti in treno) ed è conosciuta come la Venezia d'Oriente. Il suo nome lo deve a Marco Polo e per godere a pieno la città si consiglia un giro in barca attraverso i suoi canali. Come a Venezia, l'entrata delle case e delle attività si trova sul canale ma, la parte migliore di Suzhou sono i giardini, propri delle fiabe orientali.
Tra questi si segnalano il Giardino delle Onde, Il Bosco del Leone, quello della Politica degli Onesti, il Giardino dell'Amministratore Umile, quello della Coppia di Pensionati, della Demora e del Pescatore.
Il giardino dell'umile amministratore è il giardino più grande di Suzhou. E' considerato come uno dei giardini più belli della Cina, e non solo questo, è considerato un vero e proprio capolavoro. E' circondato da acqua al 60%, Senza dubbio è un mini Eden allo stato puro.
Il giardino ha tre zone differenziate tra le quali quella centrale è la più bella. Dovete visitarlo e perdervici. Solamente dedicate 15 minuti alla semplice contemplazione.
Il disegno architettonio del giardino è appositamente studiato per farlo apparire più grande di quanto sia in realtà e questo effetto è generalmente ottenuto tramite un sagace gioco di prospettive, spesso “rubando” la profondità di montagne o pagode situate molto lontano dal giardino.
Il principio di fondo a cui tutte queste regole fanno capo è la complementarietà, l’osservazione di una stessa cosa da più punti di vista spesso opposti fra loro. Il giardino è un microcosmo che rappresenta il macrocosmo dell’universo o come meglio spiegato da un letterato del XVIII secolo di nome Shen Fu, sono un "mezzo per scorgere il reale nell’illusorio e l’illusorio nel reale".