Buenos Aires, sole, tango e ricordi italiani

Capitale dell’Argentina con circa 12 milioni di abitanti che vivono in ben 46 quartieri e in 19 sobborghi, Buenos Aires appare una metropoli rutilante, ricca di occasioni culturali e monumenti storici dove assaporare il gusto per un Paese dove l’immigrazione italiana è stato fortissima e ancora oggi si riscontra facilmente tra la popolazione. Ricordate che l’autunno è il periodo migliore per osservare i grandi salti delle balene nel santuario naturale della Penisola Valdés, nella Patagonia argentina: un itinerario prezioso, di grande rilievo culturale e paesaggistico, oltre che di straordinario valore paesaggistico, che costituirà una tappa nelle crociere più in voga previste per il Capodanno 2010.

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Certamente non potrete perdervi lo spettacolo sensuale dei ballerini di tango in una caratteristica milonga, la sala da ballo, ma anche gli splendidi palazzi ispirati all’architettura europea nella scintillante Buenos Aires vi attenderanno con segrete malìe, lungo una passeggiata che ricorda gli storici viali di Londra o Parigi.

A Buenos Aires il tango diventa un festival internazionale che anima il mese di agosto con tantissime manifestazioni quale la Queer Tango Marathon, dove si fronteggiano coppie omosex sull’incendiario palco di uno dei balli più sensuali al mondo, mentre l’autunno corre veloce con la Maraton de Buenos Aires.

Se vi piace immergervi nei bagni di folla tuffatevi nella festa per la Marcha del Orgullo Gay, in cui migliaia di gay, lesbiche e transessuali sfilano da Plaza de Mayo al Congreso.

Impossibile dimenticarsi di esplorare l’atmosfera effervescente delle avenidas, i corsi dove l’ossigeno prende le pieghe di una spazialità dal respiro immenso. Calle Florida costituisce un’area pedonale e commerciale di ingente portata comprendente 11 isolati: qui alberi enormi circondano la Plaza San Martín, così chiamata in onore del Gen. José de San Martín, eroe della guerra d’Indipendenza argentina del XIX secolo.

Il cuore della città fin dall’epoca coloniale è Plaza de Mayo, dove lo storico Cabildo, la Torre di Guardia, la residenza governativa di Casa Rosada e la Cattedrale assisteranno in un abbraccio antico le vostre passeggiate alla scoperta della città, dal secolo scorsa nota destinazione da parte dei migranti in cerca di fortuna e sogni per un domani migliore.

Ora del caffé? Sedetevi in uno dei locali storici di Avenida de Mayo, che comincia a Plaza de Mayo, dove troverete alcuni dei caffé più pittoreschi della città, tra cui il più antico: il Café Tortoni, che vi servirà un profumato espresso nell’aroma di un’America del Sud che si fa atmosfera palpabile. Tutt’intorno si possono trovare dei classici bistrò francesi o dei tipici pub inglesi.

In un’altra strada caratteristica, l’Avenida Corrientes, si affollano fianco a fianco sale da té, librerie, ristoranti, pizzerie, cinema, teatri ed il Centro Culturale San Martìn, che offre un’ampia scelta di attività culturali.
E a Buenos Aires non mancano luoghi da visitare a costo zero, tra architetture imponenti e scorci dalla magia sottile.

Se avete voglia di respirare atmosfere italiche aggiratevi nel vecchio quartiere italiano La Boca, uno dei quartieri più tipici, dove la città confina con la foce del fiume Riachuelo e gli antichi navigatori genovesi sembrano spiarvi tra le colonne di una storia cittadina intessuta di commerci, vivaci mercati per strada e l’occhio di una cultura antichissima.

Ecco una piccola lista dei posti da visitare assolutamente:

1. Palermo viejo. E’ come Soho, ma l’aria è più frizzante, gli abitanti più accoglienti e i prezzi…decisamente più economici. Se dovete acquistare gioielli artigianali o avete amici che adorano le gallerie d’arte stravaganti, è il posto giusto per voi.

2. La Boca. Sede della società polisportiva Boca Juniors, questo barrio deve la sua fama soprattutto al famoso “Caminito“, una via con case colorate dipinte dagli abitanti del luogo con la vernice usata per le chiatte da trasporto merci.

3. La Recoleta con il suo cimitero. Non è un luogo lugubre, al contrario di quello che si può pensare. Anzi, il cimitero della Recoleta presenta un’architettura veramente originale e per le sue vie si respira la storia di questo paese. Vi è sepolta infatti Evita Peron.

4. San Telmo. E’ un quartiere con una intensa attività sociale e culturale che combina antichità, cultura, arte, disegno e vita notturna. Il suo centro commerciale ruota intorno alla Plaza Dorrego, il posto dove dal 1970, tutte le domeniche, vi è una fiera di cose vecchie e antiche che conta circa 270 stand.

5. Monserrat. E’ il quartiere più antico della città, attraversato dalla famosa Avenida de Mayo, che connette il centro con Plaza de Majo, dove ancora oggi le madri dei desaparecidos si incontrano per ricordare i propri cari scomparsi durante il regime. Attorno alla piazza si erigono la Casa Rosada (sede del governo), la Cattedrale, il Cabildo (vecchio municipio dell’epoca coloniale), la “Manzana de las luces” ovvero il quadrilatero delle luci. Lungo la Avenida de Mayo si affacciano i tipici caffè e teatri dall’architettura spagnola. E’ d’obbligo una sosta allo storico caffè Tortoni, dove un tempo si davano appuntamento artisti e poeti.