Lago Pitch, estremamente velenoso trovata la vita

Pitch Lake è il più grande deposito naturale di asfalto del mondo, collocato a La Brea, nella zona sud-occidentale dell'isola di Trinidad. Scoperto dal celebre Sir Walter Raleigh nel 1595, venne inizialmente utilizzato per ricavare asfalto per impermeabilizzare le navi dell'esploratore inglese, ma ha acquisito un interesse scientifico sempre maggiore nel corso dei secoli per via della sua composizione chimica unica. Copre una superficie di 40 ettari, e pare avere una profondità di circa 75 metri.

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Queste condizioni aliene hanno fatto di Pitch Lake un luogo di straordinario interesse per gli astrobiologi.Tutti si sono sempre chiesti se,date le somiglianze con Titano,potrebbero mai vivere delle forme di vita. Oggi, Dirk Schulze-Makuch della Washington State University,insieme ad alcuni compagni, sono riusciti a dare una risposta.E che risposta: Hanno scoperto che non solo c’è vita nel Pitch Lake, ma è abbondantissima. Ogni gramo di asfalto sciolto bollente, contiene più di 10^7 cellule viventi.

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Questi esseri sono diversi da qualsiasi cosa che normalmente possiamo vedere da altre parti sulla Terra. Le analisi delle sequenze genetiche hanno mostrato che queste creature sono organismi unicellulari simili ai archeobatteri. Si nutrono e vivono in un ambiente privo di ossigeno,con pochissima acqua, mangiando idrocarburi, e respirando metalli.
Questa è la prima volta che vengono scoperti esseri viventi in laghi di idrocarburi sulla superficie della Terra, ma non è la prima volta che vengono scoperti in ambienti per certi versi simili. Tempo fa furono trovati anche in alcuni campioni di di idrocarburi presi da pozzi di petrolio suboceanici.

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Comunque l’implicazione più eccitante in questo è la scoperta della possibilità della vita su Titano. C’è un senso crescente che Titano potrebbe avere tutti gli ingredienti per la vita: squilibrio termodinamico, abbondanza di molecole contenenti carbonio, e un ambiente fluido.

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Ad ogni modo, questa è una scoperta davvero eccitante, e ulteriori studi di questi straordinari residenti del Pitch Lake getteranno nuova luce su queste questioni. Come dicono Schulze-Makuch e co.: ” La nostra ricerca è un punto di inizio nell’inchiesta riguardo ai limiti della vita in un contesto di una matrice di idrocarburi, e se i laghi di idrocarburi di Titano possano sostenere la vita.”

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I Musei più strani al mondo

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Sappiamo benissimo che molti di voi in giro per il mondo, ama visitare la città in cui si trova, e sarete sicuramente interessati all’arte contemporanea ed alle forme creative in genere. In vacanza però c’è bisogno di relax, ed anche un poco di sano divertimento culturale non guasta mai. Tra un museo di arte contemporanea e l’altro vi suggeriamo una divertente lista dei musei più strani del mondo.


Meguro Parasite Museum, Tokyo: Crediateci o meno a Tokio esiste un museo (l’unico) dedicato ai parassiti, occhio a non far salire a bordo qualche nuovo e simpatico amico.


Museo dei gatti, Malaysia: Per chi ama i gatti non è certo un museo strano. Ma qui trovate anche autentiche mummie feline, che ci arrivano dagli antichi Egizi.


Museo delle torture medievali, Praga: il più completo museo del suo genere.


Museo della Stregoneria, Cornovaglia: Streghe, riti magici ed affini. In questo museo potrete trovare il necessario per preparare una pozione d’amore o sconfiggere un vostro avversario.


Museo di Antropologia e Etnografia, San Pietroburgo: C’è l’imbarazzo della scelta tra feti deformi, animali con due teste e parti anatomiche bizzarre, tutto ovviamente conservato in vasi di formaldeide, proprio come quelli dei film horror.


Iceland Phallological Museum, Husavik (Islanda): Questo museo batte tutti i record di stranezza, qui vengono infatti conservati falli animali, di tutte le specie presenti su suolo islandese.


Museo degli strumenti medici “discutibili”, Minnesota: un museo dedicato ad improbabili strumenti medici ed improponibili medicamenti.


Museo della rete fognaria, Parigi: Parigi vanta il sistema fognario più antico e più sviluppato d’Europa. Viene offerto un percorso espositivo alquanto particolare, attraverso gallerie e cunicoli .


Goreme UFO Museum, Turchia: Incredibile e suggestivo museo posto in un edificio completamente scavato nella roccia. All’interno del museo potrete trovare articoli di giornale, riproduzioni in scala e filmati oltre a strani reperti. tutto sui simpatici oggetti volanti non indentificati, ovviamente.


Sulabh International museum of Toilets, Nuova Delhi: Incredibile ma vero a Nuova Delhi c’è un musei di gabinetti. Avrete sicuramente l’imbarazzo della scelta tra vasi da notte e vespasiani.

Per visitare questi musei, non serve un isctruzione molto approfondita sul tema, e sicuramente trascorrerete un ora molto interessante.

Le 15 strade piu' pericolose al mondo

15. The Overseas Highway – Florida Keys

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The Overseas Highway 2

La Overseas Highway è una strada statunitense lunga circa 202 chilometri che unisce Miami alle isole Key fino a Key West. Chilometri di strada tra canali e ponti che uniscono gli isolotti che affiorano dal mare fino alla famosa capitale key West, dove anche Ernest Emingway trovò dimora. La strada venne fatta costruire a fine anni Trenta e poi allargata fino ai giorni nostri sulle macerie della linea ferroviaria distrutta dall'uragano del 1935. La Overseas Highway, praticamente senza curve, partendo da Miami tocca i noti centri di Key Largo, Islamorada, Marathon, Big Pine e Key West.

14. Red Rock Scenic Road – USA

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La scenic drive è una strada a senso unico che costeggia tutta la valle del parco Red Rock Canyon, una zona desertica del Nevada diventata distretto naturalistico protetto. La scenic drive percorre l’interno del parco per 17 Km circa e propone diverse aree di sosta panoramiche o dalle quali dipartono sentieri che si inerpicano per le spoglie montagne rosse e grigie che caratterizzano la zona.

13. Iroha-zaka – Gappone

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Anche il percorso che in India porta da Kaza a Gramphoo, nel Lahaul, sulla Leh-Manali Highway, è grandioso: picchi innevati, fiumi impetuosi, torrenti che attraversano la strada, montagne rocciose maestose, ghiacciai imponenti e soprattutto il silenzio delle Himalaya. Non tutte le strade però attraversano paesaggi selvaggi: la storia ci insegna che le giungle peggiori sono le città, e tra le megalopoli dotate di arterie pericolosissime non poteva mancare Shanghai, con il suo allucinante reticolo nel quartiere di Puxi: qui le due strade principali si fondono grazie a un gioco di ponti che ogni giorno crea una nube tossica di smog e inquinamento acustico.

12. Atlantic Road – Norvegia

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Si tratta di una strada lunga 8,7 km decretata “costruzione norvegese del secolo” nel 2005 che collega tra loro alcune piccole comunità costiere.Aperta nel 1989 la Atlantic Road passa per Kristiansund, Averøy e la costa di Hustavika.La particolarità della Atlantic Road è di avere otto ponti a campana a strapiombo sul mare con una cornice paesaggistica mozzafiato.La costa norvegese è infatti famosa per i suoi fiordi e la Atlantic Road si snoda appunto in mezzo a queste meraviglie naturali dando al conducente l’impressione che si stia fluttuando nell’aria e nell’acqua.Se sarete così fortunati da percorrere la Atlantic Road con il bel tempo potrete anche ammirare le foche appollaiate sugli scogli o addirittura qualche balena intenta a fare un giro perlustrativo della zona.

11. Oberalp Pass – Svizzera

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Il Passo dell'Oberalp, in tedesco Oberalppass, si trova sul Massiccio del San Gottardo, divide le Alpi Glaronesi a nord dalle Alpi Lepontine a sud. Collega il Canton Grigioni con il Canton Uri. La strada carrozzabile fu costruita tra il 1852 e 1863.Il passo è servito da una ferrovia a scartamento ridotto in alcuni tratti a cremagliera, la Matterhorn-Gotthard-Bahn. Attraverso il passo transita il Glacier Express, famoso treno che collega Zermatt con Sankt Moritz.Durante il periodo di chiusura invernale fra Andermatt e Sedrun circolano treni navetta per il trasporto delle auto.

10. North Yungas “Road of Death” – Bolivia

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El camino de la muerte è la strada che collega La Paz a Coroico, sulle Ande Boliviane. Il suo vero nome è North Yungas Road, e si estende per oltre 70 km nella regione dello Yungas. Il suo appellativo non è dato dalla ripidità delle sue strade, nè tanto meno da leggende Andine, ma dai fatti: ogni anno perdono la vita lungo il suo ciglio dalle 100 alle 200 persone, molte delle quali sono turisti.

9. Trollstigen – Norvegia

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Le montagne che circondano la Trollstigen, che si trova nel centro del Romsdal, sono enormi. I nomi Kongen (il Re), Dronningen (la Regina) e Bispen (il Vescovo) confermano la maestosità di questa regione.La cascata Stigfossen lambisce il fianco della montagna verso la ridente Valle di Isterdalen. Nel mezzo la Strada dei Troll risale la montagna fino a 852 metri sul livello del mare.

8. Guoliang Tunnel Road – Cina

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Alcune hanno nomi inquietanti, ad esempio i Guoliang Tunnel sembra che in cinese significhi “La strada che non permette errori”. Efficace, direi. Nella raccolta comunque non sono presenti solo strade pericolose perché qualcuno, in posti isolatissimi, si è dimenticato di mettere il guard-rail, ma ci sono anche casi in zone ricche, come Norvegia o Svizzera, che però presentano obiettive problematiche dal punto di vista del dislivello e dell’ampiezza delle curve.

7. San Bernardino Pass – Svizzera

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Il passo del San Bernardino è un valico alpino nel cantone dei Grigioni in Svizzera.Prende nome dal piccolo villaggio di San Bernardino, frazione di Mesocco posto a un'altitudine di 1600 ml.m., a sud del passo. Alla fine del XV secolo vi venne eretta una cappella dedicata a San Bernardino da Siena e da allora il paese e poi il passo, portano il suo nome. Precedentemente il passo era conosciuto come Mons Avium. Da questo paese si apre l'imbocco della galleria stradale. Questo traforo venne ultimato nel 1967 e collega tutto l'anno la valle del Moesano a sud con la valle del Reno posteriore (in tedesco Hinterrhein) a nord.Questo valico divenne di importanza europea solo a partire dal XV secolo, quando venne realizzata una strada che permetteva di superare le due strette gole poste a nord del passo, tra Splügen e Thusis. Questa strada prese il nome di Via Mala. Agli inizi del XIX secolo venne realizzata su questo valico una delle prime strade alpine di concezione moderna, essa fu voluta dal Canton Grigioni, fu possibile realizzarla grazie anche ai finanziamenti ricevuti dal Regno di Sardegna. I Grigionesi avevano fiutato i vantaggi di un valico che permetteva al traffico proveniente dal Piemonte e dal porto di Genova di arrivare nella Valle del Reno, senza passare da strade controllate dall'Austria.

6. Los Caracoles Pass – Ande

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Questo passo andino collega il Cile con l’Argentina, tanti tornanti e ripide salite quasi sempre senza guard rail. Nonostante la difficoltà e il pericolo, la strada è piuttosto trafficata, anche da autobus e camion. Da Asakawa.

5. Col de Turini – Francia

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La salita misura circa 24km per 1260mt. Dopo 3,5km quasi piatti inizia una prima rampa da 6,5km al 6%. La strada sale scavata nella roccia, tra le rupi che danno sulle Gorges du Piaon, il salto sul fiume è notevole, mentre muretti di pietra delimitano i tornanti (penso a quanto siano folli i rallisti a percorrere una strada così a quelle velocità). Dopo un tratto di falsopiano di altri 3km, si incontra l’unico paese Moulinet, e da qui alla cima mancano 10,5km al 7,3% La strada sale molto regolare, inanellando numerosi tornanti in ambiente sempre più alpino per terminare a 1607mt. Per la discesa scelgo il versante sud-est citato prima, ma attenzione che la strada dopo un tratto di 7km quasi in quota, presenta diversi di bivi e opzioni, con deviazioni che a loro volta propongono altre scelte. Passo per il Col de S.Roch e da qui per Coaraze, è un tratto non proprio facile, sono strade quasi deserte, poco battute, spesso si trovano rocce e sassi sul fondo, ma l’alternanza di curve e tornanti delimitati da questi bassi muretti in pietra, e la vista a strapiombo che in alcuni punti si incontra, meritano la percorrenza.

4. The Jebel Hafeet Mountain Road – UAE

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Definita "The Greatest Driving Road in The World" dal sito edmunds.com, la Jebel Hafeet Mountain Road si trova negli Emirati Arabi Uniti, nelle vicinanze di Al-Ain ad Abu Dhabi. D'accordo, ne esistono di più belle dal punto di vista panoramico, ma questa sembra essere il banco di prova ideale per le macchine sportive e non. E' la strada che porta alla sommità della Jebel Hafeet Mountain, il picco più alto degli Emirati, a 1240 metri sul livello del mare.

11,7 km di lunghezza, 1.219 metri di dislivello, 60 curve e una pendenza media dell'8%. Il tutto con un asfalto perfetto, tre corsie (due per la salita e una per la discesa); offre tutto quello che un pilota può desiderare e dalle immagini via satellite fa davvero impressione.

3. Lysebotn Road – Norvegia

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Lysefjord (o Lysefjorden il suffisso -en rappresenta l'articolo determinativo in Norvegese) è un fiordo situato nel Comune di Forsand, in Norvegia. In norvegese Lysefjord significa fiordo della luce; questo nome è probabilmente dovuto al colore candido delle rocce granitiche che ne formano le pareti e alla presenza costante di una morbida luce azzurrognola che lo rischiara anche nel caso di tempo nuvoloso.

Il fiordo si è formato grazie all'azione erosiva dei Ghiacciai durante l'era glaciale, venendo poi inondato dalle acque del mare del nord quando questi si sono ritirati. Dall'inizio alla fine misura circa 42 Km con pareti alte fino a 1000 metri; le sue acque hanno una profondità che può variare dai 13 metri all'altezza dello sbocco sul mare, vicino Stavanger, ai circa 400 al di sotto della monumentale roccia del Preikestolen. A causa del terreno inospitale il fiordo è poco abitato, potendo vantare solo due villaggi sul suo territorio, Forsand e Lysebotn, situati a gli estremi del fiordo. Le persone che vivono lungo il suo percorso sono abituate a muoversi in barca, dato che i fianchi del Lysefjord sono troppo ripidi per ospitare strade.

2. Stelvio Passo – Italia

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la Strada dello Stelvio presenta un fascino particolare: lo spettacolo dei tornanti che si inerpicano da Bormio lungo tutta la Valle del Braulio è ancor oggi unico e lascia lo spettatore senza fiato.Già in epoca Napoleonica, per l’esattezza nel 1808, si avanzarono i primi progetti per la realizzazione di una strada che collegasse la Valtellina con la Baviera.Nelle epoche precedenti era presente solamente un sentiero poco battuto per la sua pericolosità sebbene già nel XVII secolo veniva utilizzato dalle truppe che giungevano dalla Germania.

1. Transfagarasan – Romania

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La strada Transfagarasan attraversa interamente la catena montuosa delle Fagaras, nel sud dei Carpazi. E' un bel posto, ma è necessario sapere che si percorrono pochi chilometri in due o tre ore di viaggio. La bellezza del paesaggio è spettacolare, con il culmine nel Lago Balea, a oltre 2000 metri di altezza. Poco prima del lago, è un piacere incontrare l'ultimo "bagno pubblico", in realtà un buco con tre pareti, nessuna porta, probabilmente la migliore vista che si può godere da un bagno: tutta la valle delle Fagaras. Prestare attenzione quando si imbocca la strada, a inizio estate c'era ancora la neve suoi bordi. Al minimo pericolo, la strada viene chiusa. A Curtea de Arges è possibile raccogliere le informazioni necessarie sulla viabilità della strada , sennò prendere la strada normale venire per Sibiu. In alto si trovano pochi alberghi e pensioni con ristorante. Si tratta di un itinerario frequentato dai i ciclisti per allenamento.

L'onore della menzione:

Millau Viaduct – Francia

Millau Viaduct

Autobahn – Germania

Autobahn

Great Ocean Road – Australia

Great Ocean Road

Taroko Gorge Road -Taiwan

Taroko Gorge Road

Leh–Manali Highway – India

Leh–Manali Highway

SkyRiders, volare il piedi, ora si può.

Durante il recente salone americano dell'arredamento d'interni per aeronautiva civile, "Aircraft Interiors Expo", che si è tenuto a Long Beach, in California, si è scopero che si può stare ancora più stretti in cabiina, con appositi sedili concepiti come una sella da cavallo.









La Aviointeriors, una ditta specializzata nell’ arredamento di velivoli, ha disegnato i sedili-sella attrezzati con cintura di sicurezza.

Staremo seduti in piedi in aereo grazie ad una ditta tutta italiana e saranno lanciati la prossima settimana in California alla Aicraft Interiors Expo Americas. I cosiddetti SkyRiders, sono la versione reale di ciò che l’ amministratore delegato di RyanAir, Michael O’Leary, aveva “sognato” nello scorso mese di luglio per la coda della cabina dei suoi aerei.

Si volerà su sedili che assomigliano a selle per cavalli, magari un pò scomodi, ma dal costo iper ridotto (solo 4 euro per viaggio). Ci sarà comunque posto per il bagaglio a mano e per dei ganci utili ad appendere le nostre giacche.

Con questa manovra Ryanair potrà imbarcare fino a 50 passeggeri in più. L’azienda che ha proposto questi innovativi sedili è di Latina, la Aviointeriors… il nome dei sedili un programma “SkyRiders”… appunto… cavalcare il cielo…

Gli Skyrider permettono ai passeggeri di stare in una posizione intermedia tra lo stare seduto e inpiedi, secondo quanto scrive l’ Express “L’esperienza è simile a quella che si ha in sella a un cavallo. I sedili offriranno alle aerolinee un risparmio di una ventina di centimetri tra una fila e l’altra. Ci sarà la possibilità di alloggiare il bagaglio a mano e ganci a cui appendere una borsa o una giacca”.

Il progetto ha già scatenato molte polemiche, oltre al fatto che i “viaggiatori siano considerati come bestiame!” sembra che i sedili siano destinati ad un uomo di corporatura media, quindi non destinato a persone molto alte o basse.

Secondo gli analisti questo non è il momento giusto per questa rivoluzione, non è pronto il mercato e non sono pronti i viaggiatori.