Foto di alcuni dei piu' bei monti del mondo

Dolomiti, Italia

Dolomia, Italia

Le Dolomiti prendono il nome dal naturalista francese Déodat de Dolomieu (1750-1801) che per primo studiò il particolare tipo di roccia predominante nella regione, carbonato doppio di calcio e magnesio (MgCa(CO3)2), battezzata in suo onore dolomia. Ma, a seconda dal posto in cui si situano, si chiamano con nomi differenti: per esempio le Dolomiti Bellunesi, che si trovano nel nord del Veneto, hanno il nome derivato proprio da la città di Belluno

Alcune fra le località di villeggiatura più conosciute presenti nelle vallate dolomitiche sono: Cortina d'Ampezzo nella Conca Ampezzana, Rocca Pietore-Marmolada nella Val Pettorina, Ortisei e Selva di Val Gardena in Val Gardena, Dobbiaco in Val Pusteria, Canazei nella Val di Fassa, Falcade e Canale d'Agordo in Valle del Biois, Cavalese nella Val di Fiemme, San Martino di Castrozza nel Primiero, Arabba nella Valle di Livinallongo, Corvara in Val Badia, Pinzolo e Madonna di Campiglio in Val Rendena.


Riflessione di Pala, dolomia, Italia

Jack Brauer


Sassolungo, dolomia, Italia

Roberto Ferrari


Marmolada Westgrat, dolomia, Italia - panorama

Marco Klüber


Dolomia, Italia

wbirt1


Della Pala, dolomia, Italia di Cimon

Jack Brauer


Rosengarten, dolomia, Italia

5348 anni felici del Franco nuovi


Geislergruppe, dolomia, Italia

Rotraud Weiss

Preikestolen, Norvegia

Preikestolen, Norvegia

Andre Eides

Il Preikestolen, come è detto in norvegese nynorsk (Prekestolen in norvegese bokmål, Pulpito in italiano, Hyvlatonnå in norvegese antico) è una formazione rocciosa di granito alta 604 m. che termina a strapiombo sul Lysefjord, il fiordo nei pressi della città norvegese di Stavanger, nella contea di Rogaland.

Per salire sulla sommità è necessario arrivare all'ostello/rifugio da dove partono i sentieri per raggiungere la vetta, il Preikestolhytta, raggiungibile sia in auto che con mezzi pubblici. Il sentiero sale in modo piuttosto ripido per circa due ore e mezzo fino ad arrivare sulla piattaforma naturale a strapiombo per oltre 600 m sul mare.

Da una barca o da un traghetto, è possibile anche ammirare la roccia dal basso.

Preikestolen, Norvegia

Alexander Mitew

Preikestolen, NorvegiaAconcagua

Preikestolen, Norvegia

Marc Heckert

Preikestolen, Norvegia

johotravels

Preikestolen, Norvegia

Clemensfranz

L' Everest tra Nepal e Tibet

Accampamento basso del Everest

Mathias Schar

Il Monte Everest è la più alta vetta della Terra, la sua altezza è di 8850 metri. È situato nella catena dell'Himalaya, al confine tra la Cina e il Nepal.

Il monte è chiamato Chomolangma (madre dell'universo) in tibetano e Qomolangma (珠穆朗瑪峰 pinyin: Zhūmùlǎngmǎ Fēng) in cinese. Il nome nepalese è Sagaramāthā (सगरमाथा, in Sanscrito "dio del cielo"), ideato dallo storico nepalese Baburam Acharya e adottato ufficialmente dal governo del Nepal all'inizio degli anni sessanta. Nel 1852 venne chiamato "Cima XV".

Il nome comunemente usato oggi fu introdotto nel 1865 dall'inglese Andrew Waugh, governatore generale dell'India, in onore di Sir George Everest, che al servizio della corona britannica lavorò per molti anni come responsabile dei geografi britannici in India.

Dal 1850 al 1954 l'altezza si calcolava in 8.840 metri, poi esperti dell'India proposero un'altezza di 8.861 metri, con variazioni di tre metri a causa neve.

Tecnici cinesi nel 1975 stabilirono un'altezza di 8.848 metri.[1] Nel 1993 il CNR italiano suggerì un'altezza di 8.846 metri. La misurazione fatta da satellite nel 2002 aveva dato un valore di 8.850 m s.l.m., valore utilizzato da allora su tutte le pubblicazioni e carte geografiche della National Geographic Society.

Nel 2005, la Cina ha effettuato un'ulteriore campagna di rilevamento con GPS, fissando l'altezza della montagna a 8.844,43 m s.l.m., con un margine d'errore di 21 cm. Questa misura è riferita al punto più elevato su roccia, e quindi non tiene conto della copertura di neve e ghiaccio che ricopre la vetta. Il rilievo è stato effettuato rilevando la quota sommitale effettiva, misurando lo spessore del ghiaccio, e ricavando la quota della massima elevazione in roccia per differenza.[1] La copertura di ghiaccio è risultata essere di circa 3,5 m,[2] portando quindi la quota della vetta effettiva a 8.848 m.

I nuovi rilevamenti hanno fornito dati anche sulla storia della montagna che, 13 milioni di anni fa, misurava approssimativamente 12.000 metri.

Accampamento basso del Everest

Ilker Ender

Accampamento basso del Everest

Accampamento basso del Everest

adventurepeaks.com

Accampamento basso del Everest

Accreditamento (893px) di vista più grande 1600 x 1200: Nishchal Shrestha

Panorama dell'accampamento basso del Everest

Accampamento basso del Everest

discoveradventure.com

Accampamento basso del Everest

Contrassegni Corridoio

Accampamento basso del Everest

Accampamento basso del Everest

Tala Katner

Panorama dell'accampamento basso del Everest

Nuno Nogueira

Accampamento basso del Everest
Ilker Ender

Monte Hua, Cina

Vista da una gondola, supporto Hua, Cina

Il Monte Hua, Huashan in cinese, è una delle cinque montagne sacre della Cina. Presenta cinque vette, la più alta delle quali raggiunge i 2.160 mt. s.l.m.. Lungo i percorsi sulle pendici del monte si trovano piccoli templi e cappelle nelle quali riposare o pregare. Il pellegrinaggio qui è famoso per la difficoltà dell'ascesa al picco più alto, dal momento che diverse sezioni sono caratterizzate da passerelle il cui unico appoggio è rappresentato da grosse catene. Al contrario, gli altri picchi sono molto più facili e raggiungibili anche mediante la funicolare che porta dalle falde del monte a una zona vicina al primo picco, a 1.614 mt. s.l.m.