Marea nera, il petrolio uscirà per altri due anni

L'allarme di alcuni esperti sul "The Guardian"
Il pozzo sottomarino della Bp è in grado di riversare greggio nelle acque del Golfo del Messico almeno per i prossimi due anni, se i tentativi di arginare la fuga seguita all'esplosione della piattaforma offshore "Deepwater Horizon" non avranno successo. Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, le stime degli esperti suggeriscono che i danni potenziali della fuoriuscita sono devastanti, ben al di là di quelli già gravi causati dalla perdita giunta ormai al sessantesimo giorno.
Il pozzo ha una riserva stimata in 50 milioni di barili e con un flusso di circa 60/100mila barili giornalieri potrebbe continuare a perdere per un periodo che va dai due ai quattro anni, anche se una volta esaurito il gas naturale contenuto nel giacimento - forza motrice del greggio, che deve vincere una pressione di 150 atmosfere - il tasso di perdita sarebbe molto piccolo. Al momento la Bp e l'amministrazione Obama sperano di poter arginare completamente la fuga entro il prossimo agosto, con lo scavo di altri due pozzi collaterali in grado di far defluire il greggio; in caso di fallimento, le conseguenze ambientali sono incalcolabili.
2010 + 2 = 2012, per coloro che credono alle profezie Maya così come per coloro che non ci credono, se le cose saranno confermate nel tempo sarà davvero una brutta catastrofe. Sopratutto sulla base di un "piccolo" particolare:
Ad oggi 22 giugno 2010 quelle che vedete nell'immagine riportata qui sotto, sono le dimensioni che ha raggiunto la chiazza di petrolio in così poco tempo.

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Viene difficile immaginare quanto vasta ancora potrebbe diventare nell'arco di due anni e sopratutto che danni anche climatici può causare.
Ci auguriamo vivamente che tutto questo non accada.

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Notizia tratta da 360News