Le case sugli alberi sono il sogno di ogni bambino, per chi ne possiede una, le usa per giocare, ma ora è anche possibile usarle come casa (sull'albergo di lusso) per gli adulti. 
Anche il turismo, di tanto in tanto, deve esplorare nuovi... rami. Spesso, lo fa in maniera quasi... letterale.
Nostalgica, ecologica, naturale e minimal, questa tendenza risponde assai bene all'esigenza sempre più diffusa a vedere la vacanza come momento di immersione nella natura.
Niente di preistorico, però, i villaggi di treehouses (dall'Australia, in Francia fino al Lazio) sono quanto di più curato e romantico si possa immaginare: comodi ponticelli per raggiungere le camere tra le fronde, terrazzini graziosi, colazioni servite nel cestino da tirare su grazie ad una comoda, ancestrale liana.
E nemmeno i prezzi sono così proibitivi, si parte anche da poco meno di 80 euro per una notte a due, mentre in quattro si possono spendere sui 200 euro.
Aprire un tree houses hotel? Non facile: bisogna iniziare dall'avere a disposizione un rifugio verde accattivante e sicuro e poi, far edificare gli alloggi da architetti esperti, come lo studio La Casa sull'albero.
Per vedere qualche resort già esistente, ecco i link giusti: www.treehouseshotelcostarica.com (nella foto in alto),
Blue Forest mette a disposizione tree houses ed eco loges, mentre a Tuscania (nel Lazio) c'è un vero b&b per ospiti tra gli alberi: www.lapiantata.it.
