L'Italia dei fantasmi ecco i posti da visitare

I castelli infestati piu famosi d'Italia

Nel Nord Italia, a Padova, il castello di Monselice ha una triste storia. Fu roccaforte del despota Ezzelino III da Romano, conosciuto per la sua ferocia in tutta Verona e Padova. Fece costruire questo castello per ospitare la sua amante Ivalda che li’ mori’ per mano del despota.
Donna Ivalda rimaneva per lunghi periodi sola nel castello e amava invitare giovani uomini per allietare le sue serate.
In un documento dell’epoca leggiamo : “Donna crudele, dedita a pratiche magiche, nonche’ lussuriosa, costei avrebbe tentato di conquistare l’eterna primavera circondandosi di amanti giovani, ovviamente uccisi dopo l’amplesso.
Il maggior godimento le derivava dall’accoppiare amore e morte. Un sistema di trabocchetti faceva sprofondare gli uomini di Ivalda in pozzi con lance puntate verso l’alto”.
Scoperta da Ezzelino, venne qui uccisa per adulterio e si narra che il suo spettro insanguinato vaghi ancora nel castello.


Nel castello di Mantova venne invece decapitata Agnese Visconti, moglie del feudatario Francesco Gonzaga che, scoperto il suo tradimento, la fece uccidere. Dal 1391, Agnese, la notte di Natale, appare e chiede perdono del suo peccato.

Nelle Marche, in provincia di Pesaro-Urbino
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si erge maestosa ed inquietante la Rocca di S.Leo, una fortezza millenaria che venne donata nel lontano 774 da Carlo Magno alla Chiesa. Divenne prigione del Vaticano per personaggi non graditi alla Chiesa e qui costretti a morire di stenti, dopo lunghe prigionie, da tutti dimenticati. S.Leo e’ nota soprattutto per aver ospitato Cagliostro, il controverso Conte alchimista, inviso alla Curia romana. Costretto a vivere in una cella segreta – che da lui ha preso il nome di “cagliostrina” - aspettando la morte, la leggenda narra che Cagliostro qui compi’ i suoi ultimi esperimenti di alchimia e qui perse la ragione e mori’ per un attacco di cuore. Non venne mai sepolto e si dice che la sua anima ancora si aggiri tra le mura della fortezza e nei boschi intorno al maniero, invocando una degna sepoltura e la pace eterna. Oggi questa fortezza attira folle di turisti che, leggendo la storia di Cagliostro, vengono qui per visitare la cella ancora con le catene insanguinate e le segrete dove hanno trovato la morte decine di prigionieri.

Vicino Roma, sul lago di Nemi, presso il Tempio di Diana
si dice che vaghino ancora di notte le anime dei condannati a morte che avendo perso la sfida con il guardiano del tempio, furono immolati li’ e ancora non trovano pace. Una leggenda che risale ai tempi dell’antica Roma quando il Tempio era uno dei siti religiosi piu’ importanti della zona.


Nella Capitale, se la notte dell’11 settembre vi trovate a percorrere il ponte davanti Castel S.Angelo, potreste imbattervi nel fantasma di Beatrice Cenci che vaga in tunica bianca e la testa decapitata in mano. Beatrice Cenci, nobile romana, venne giustiziata proprio davanti Castel S.Angelo, colpevole di aver organizzato l’omicidio del padre dispotico e violento. Scoperta la sua colpevolezza venne barbaramente torturata e poi portata davanti la Basilica di S.Pietro, affinche’ tutti potessero vedere la sua esecuzione.

A Napoli, sulla collina del Vomero, se visitiamo la Certosa di S.Martino e il castello di S.Elmo, secondo le leggende, potremmo imbatterci al calar del sole nei fantasmi di quanti provarono ad assalire il castello e trovarono la morte da parte delle guardie reali. I loro corpi, mai sepolti, venivano lasciati nei sotterranei e da qui alcuni sostengono che si odano ancora i loro lamenti.

Case con fantasma: ecco dove

casa

In Italia ci sono almeno una decina di dimore infestate dai fantasmi. Non esiste un censimento vero e proprio, ma tra le più note c’è sicuramente la casa delle Anime nei dintorni di Voltri (Genova). Ora è disabitata, una volta era una locanda. Gli avventori venivano assassinati dai gestori e sepolti in un fosso. Le loro anime, secondo la tradizione, ancora oggi frequentano la locanda.

Sempre in Liguria suscita grande interesse la casa del violino (La Spezia). Era la residenza di un musicista e si racconta che dopo la sua morte, gli abitanti abbiano continuato ad ascoltare la sua musica. C’è poi il fantasma della Dama Bianca di Villa Foscari, un edificio tra Padova e Venezia. Per la gente del posto si tratta di una certa Elisabetta, una dama del 700 rinchiusa nelle stanze della Villa perché troppo libertina. Di fantasmi si parla anche per Villa Magnoni vicino a Ferrara e per una scuola elementare di San Lazzaro di Savena (Bologna), chiusa dopo la morte di un alunno. Successivamente alla tragedia, nelle aule dell’istituto si cominciò a sentire il pianto di un bambino.

Fantasmi ma anche palazzi maledetti. Come Ca’ Dario a Venezia, costruito verso la fine del ’400 e secondo alcuni portatore di sfortuna. Molti dei proprietari che si avvicendarono nel tempo, morirono in circostanze misteriose, furono travolti da scandali e bancarotte, morirono suicidi. Tra questi Raul Gardini, nel ’93 trovato morto nella sua casa di Milano.