Viaggiare in India cosa fare e consigli utili

Un viaggio in India rappresenta un’esperienza di totale coinvolgimento. Coinvolgimento dei sensi, rapiti dagli odori e dai colori, dai profumi del sandalo e dell’incenso, dalla vivacità dei mercati all’aperto e dalla dolcezza della gente. Coinvolgimento spirituale, inevitabile conseguenza del contatto con un popolo dalle tradizioni e dalla storia profondamente segnate dalla religione e dal misticismo. Non si può restare insensibili di fronte alle bellezze architettoniche, ai monumenti, ai templi che raccontano il passato del paese; come non si può restare insensibili allo spettacolo che ci offre la natura, con la possibilità di effettuare Trekking dagli insoliti itinerari che attraversano zone selvagge ed incontaminate nel pieno rispetto della natura e della vita , rispetto che questo popolo ci insegna.

Il tempo (di viaggio) è assai relativo in India: per farla breve non basterebbe una vita intera per vedere tutto. Tenetene conto quando decidete la durata e l'itinerario del viaggio.
Non bevete acqua dai rubinetti e, anche se può sembravi una esagerazione, usate acqua minerale o purificata anche per radervi.
Fornirsi di collirio, antinevralgici, antipiretici, antibiotici, cerotti, disinfettanti intestinali e amuchina per disinfettare l'acqua.
L'India non è un posto pericoloso, si può circolare senza particolari problemi un po' ovunque sia di giorno che di notte, ma prendete le solite precauzioni che usate in ogni parte del mondo visto che piccoli furti sono sempre in agguato.
Si avvertono le donne che viaggiano sole che saranno oggetto di continue attenzioni. Infatti, in India il sesso al di fuori del matrimonio non è tabù. Più che inalberarsi, serve ignorare i corteggiatori con garbo.
Se gli indiani sono spesso invadenti, o troppo curiosi, non prendetevela con loro perché è un comportamento che fa parte del loro modo di vivere. Meglio un sorriso ed un invito energico a desistere. Ripetetelo anche ogni cinque minuti, se necessario: ci farete presto l'abitudine.

Cosa visitare in India

Delhi





La capitale dell'India è una metropoli molto estesa ma piacevole, con numerosi parchi e giardini curati che riducono un po' l'impatto del traffico. Numerosi sono i monumenti della città vecchia, fra cui il Red Fort, di epoca Moghul, e la moschea. Fra i Musei, il ricco National Museum ripercorre le epoche storiche indiane e i diversi stili artistici, il Gandhi Memorial Museum espone materiali sul Mahatma, “la grande anima” e il Crafts Museum descrive le molteplici tecniche artigianali in uso nelle regioni del paese.

Regione himalayana e pre-himalayana (Uttaranchal; Himachal Pradesh; Punjab; Jammu e Kashmir)

Chalet di montagna, alberi di mele, ruscelli...se obiettate che non siete venuti in India per vedere tutto questo, sappiate almeno che l'Himalaya è una montagna “in potenza”.
Le stesse cime che in Europa culminano in ghiacciai, infatti, qui non sono altro che gigantesche “colline”, coperte da foreste di pini che per dimensioni sembrano sequoie.
Dopo esservi accertati di non aver sbagliato volo e di non trovarvi allo Yellowstone Park, potrete quindi addentrarvi nel Rajaji National Park in cerca di elefanti, tigri e leopardi, o nella Corbett Tiger Reserve, più di mille chilometri quadrati di splendidi paesaggi, habitat di numerose specie in via di estinzione.
Presso la vicina Haridwar, una delle sette città sante indù, si tiene ogni sera al tramonto la suggestiva cerimonia della ganga aarti (adorazione del fiume), in cui i fedeli abbandonano alle acque offerte di fiori, foglie e candele accese. Qui si può soggiornare in un ashram, partecipando della vita comunitaria e magari imparando a riconoscere e coltivare le erbe medicinali ayurvediche.
In uno degli ashram di Rishikesh soggiornarono i Beatles; ora come allora, è difficile trovarvi qualcosa di autentico, anche se le scuole di Yoga e meditazione abbondano, così come le pratiche New Age.
Occorre parecchio tempo a disposizione per visitare le remote valli di Kinnaur e Sangla, in Himachal Pradesh, considerate tra le più affascinanti dell'intera regione himalayana, con i loro scenografici villaggi e monasteri.
Non perdete l'atmosfera amichevole di Mc Leod Ganj, sede del governo tibetano in esilio e residenza del Dalai Lama: qui potrete chiacchierare con monaci sopravvissuti alla fuga dal Tibet, farvi un'idea più precisa della storia e civiltà tibetane e visitare il Museo che racconta le atrocità a cui questo popolo pacifico dalla cultura straordinaria continua ad essere sottoposto.
Pernottate nell'antica dimora del Raja di Mandi, senza perdervi il vivace centro storico e gli antichi templi variopinti sul fiume; fermatevi presso il Great Himalayan National Park, dove vive il leopardo delle nevi; proseguite poi per l'ampia Kullu Valley, famosa per i suoi scialli di lana tessuti a telaio, e visitate Naggar, sede del castello del Raja che un tempo dominava tutta la valle e della galleria del celebre pittore surrealista russo Nikolai Roerich.
Frutto dell'immaginazione di Le Corbusier, Chandigarth, città giardino capitale del Punjab, con i suoi edifici, statue, parchi, fontane e persino arredi, tutti opera dell'architetto, è unica al mondo, così come l'accogliente Golden Temple di Amritsar. Il principale luogo di culto dei Sikh è un vero tempio-città, in oro e marmo finemente intarsiato, che emerge dal centro di un lago, racchiuso da bianche mura.
Leh, situata a 3505 m di altitudine nella regione del Ladakh, è attorniata da un paesaggio lunare di creste rocciose e cime innevate, oltre che da una rete di antichi monasteri, ciascuno appartenente ad un diverso ordine del Buddhismo tibetano. Assistete ad un'animata partita di polo a Leh, e salite allo Shanti Stupa per ammirare il tramonto sulla valle dell'Indo; visitate i monasteri e partecipate ai rituali di preghiera; fate trekking nella Nubra Valley e nello Zanskar.

Pianura del Gange (Uttar Pradesh, West Bengal)

Oltre al Taj Mahal, mausoleo che sorge dal fiume come un fiore di loto, fatto costruire dall'imperatore Moghul Shah Jahan per la propria moglie morta prematuramente, Agra ospita diversi monumenti Unesco. Fra questi il Forte Rosso, sempre di epoca Moghul, un'imponente struttura con giardini, moschee, cortili e palazzi e il “baby Taj”, piccola ma raffinatissima tomba del primo ministro di uno degli imperatori Moghul. La vicina Fatehpur Sikri, città ideale fatta costruire dall'imperatore Moghul Akbar a fine '500, anch'essa patrimonio Unesco, è ora un affascinante quanto insolito complesso fortificato che racchiude eleganti palazzi, moschee, piazze e giardini.Varanasi, città vecchia di millenni, è ancora oggi uno dei luoghi più sacri per gli indù. Dedicata a Shiva, il dio creatore e distruttore, è considerata luogo ideale dove spirare, perché determina la liberazione dal ciclo delle rinascite. I pellegrini si affollano sulle gradinate dei suoi templi per effettuare le abluzioni purificatorie nel Gange, mentre le pire dei defunti bruciano notte e giorno.
La capitale del West Bengal, Kolkata (Calcutta) raccoglie nelle proprie baraccopoli immigrati dai paesi più poveri dell'Orissa, Bangladesh e Bihar, si stima per un totale di oltre 13 milioni di abitanti, che ne fanno la seconda città più popolata dell'India.
L'inquinamento e il traffico caotico la rendono una meta faticosa, ma vale la pena affrontarla per scoprire i suoi molti contrasti. Kolkata è innanzitutto città di cultura, con alcune biblioteche (Asiatic Society, National Library) che conservano manoscritti di inestimabile valore.
Da non perdere il mercatino dei libri usati di college Street e una visita all'India Coffee House, il caffé letterario della città.
Fra i suoi Musei si possono segnalare l'Indian Museum, che spazia dai reperti archeologici di oltre 2500 anni fa a sezioni dedicate all'etnologia, alla storia naturale, alle miniature; l'Ashutosh Museum, con belle collezioni di sculture, bronzi e miniature; e il Rabindra Bharati Museum, già casa del premio Nobel per la poesia Rabindranath Tagore.
Ma Kolkata è anche una città commerciale: è bello perdersi nel vivacissimo New Market, fra animali esotici, antichità, cibi e oggetti di uso quotidiano, così come nel Bara Bazar, luogo di traffici sin dai tempi più antichi.
Alla fine della giornata si può rilassarsi visitando uno dei suoi magnifici parchi, come gli Indian Botanical Gardens.

Rajastan

Il Rajastan è, per alcuni aspetti, l'India dell'immaginario collettivo: antichi palazzi fortificati, caratterizzati da un lusso e una raffinatezza stupefacenti, rimandano gli echi di un ricco passato nel quale erano protagonisti principi feudali, fedeli ad un complesso quanto crudele codice d'onore.
Jaisalmer, Jaipur, Jodhpur, Udaipur, Ajmer, Bikaner, i numerosi gruppi templari giainisti e induisti, le dune del deserto del Thar, il verde altopiano di Mount Abu, sulle rive del lago Nakki, le sofisticate dimore borghesi chiamate haveli, dalle facciate in pietra finemente traforata, e infine la fiera dei cammelli di Pushkar, che raduna ogni anno gli allevatori con oltre 50.000 animali, ne fanno una delle mete più frequentate dai turisti stranieri.

India centrale – il Deccan

Le maggiori attrazioni del Madhya Pradesh possono essere visitate in circa 10 giorni. Partendo da Delhi, si raggiunge in treno la cittadina di Gwalior, sede dell'omonimo forte, risalente al cinquecento. Costruito su una spettacolare rocca, ha un aspetto magico e spettrale, con palazzi, giardini, piazze, cortili e templi abbandonati. Sempre via treno si può raggiungere in seguito Orccha, piccolo centro immerso in un parco naturale dove ammirare le magnifiche stanze affrescate e i labirintici palazzi seicenteschi. Per comprendere il complesso templare di Khajuraho occorre conoscere il significato che, in base agli studi più accreditati, si attribuisce a questo luogo, riservato agli iniziati del culto tantrico. Nato dal pentimento del famoso imperatore filosofo Ashoka (262 a. C.), il sito di Sanchi conserva alcuni fra i templi e stupa buddhisti più rilevanti dell'India. A Bimbetka è invece possibile ammirare diverse straordinarie grotte, nascoste nel verde paesaggio, con decorazioni di varie epoche (fino a 12mila anni fa) che raffigurano scene di vita del tempo e animali.

Mumbai (Bombay)

La capitale del Maharashtra, si trova su un'isola e non offre particolari attrazioni ai visitatori. I quartieri più piacevoli si trovano a sud: Colaba, Kala Ghoda e Fort, con eleganti palazzi primi novecento e alcuni curiosi edifici in stile indo-saraceno, fra cui l'Università, il Tribunale e la stupefacente stazione ferroviaria Chhatrapati Shivaji Terminus. Da vedere il Prince of Wales Museum, il principale museo della città. Deludenti i bazar e i mercati.
Da Mumbai, è facile prendere un treno per raggiungere Aurangabad (7,5 ore), da cui si possono visitare due indimenticabili siti: Ajanta (200 a.C.-650 d.C.), conca verdissima sulla quale si affacciano una serie di grotte trasformate in templi e monasteri affrescati, e l'imponente Ellora (600-1000 d.C.), dove il lato di un'intera collina è stato trasformato in una collana di 34 templi rupestri indù, buddhisti e giainisti con cascate, alto rilievi e sculture di grande impatto.

India del sud (Kerala e Tamil Nadu)

Lo Stato del Kerala è una meta facile e rilassante. A parte Kovalam e Varkala, due località di mare a sud ormai molto sfruttate dal turismo di massa, è piacevole esplorare in barca il complesso sistema di acque interne, fra lagune, canali e laghi inframmezzati da campi e villaggi. Da non perdere i numerosi parchi nazionali e santuari ornitologici della regione, come il Kumarakom Bird Sanctuary, la Thattekkad Bird Sanctuary e infine il Wanayad Wildlife Sanctuary, territorio protetto di straordinaria ricchezza che fa parte della Nilgiri Biosphere Reserve insieme ad altri due parchi confinanti situati nel Karnataka e nel Tamil Nadu. La città maggiormente degna di nota è Kochi (Cochin) affascinante agglomerato urbano coloniale punteggiato da belle chiese, con antichi magazzini e case di commercianti portoghesi e olandesi, canali e spiagge, sede di una delle più antiche comunità ebraiche del mondo.
Anche il Tamil Nadu, come e più del Kerala, è fitto di luoghi di notevole interesse, a cominciare dalla capitale Chennai (Madras), convulsa all'inverosimile come tutte le città indiane e che tuttavia merita almeno un giorno di visita.
Da vedere: il Museo Governativo; il Kalakshetra - tempio delle arti - dove si insegna l'antica danza classica della Bharatanatyam e la musica carnatica che l'accompagna; la sede della società Teosofica; il mausoleo del celebre poeta santo Thiruvalluvar e infine il Development Centre for Musical Instruments.
Subito fuori città si trova il piccolo centro di Mamallapuram, già capitale dell'antica dinastia dei Pallava (VII-VIII sec. d.C.). Oltre al famoso Shore Temple, sito Unesco, sono da vedere diversi altri templi sul mare e la bellissima parete ad altorilievi nota come Arjuna's Penance. Gli scultori della città sono ancora oggi famosi in tutto il mondo, e la cittadina risuona del rumore dei loro scalpelli.
Non distante da Chennai merita una visita anche Kanchipuram, una delle sette città sacre indù, dedicata a Vishnu e a Shiva. Visitatene i numerosi templi (se ne annoverano oltre 200, alcuni misurano fino a 12 ettari), scoprendone storie e leggende, e acquistate i sari di seta tessuti e filati a mano, noti come i più pregiati dell'India.
Per gli amanti della natura il Vedantangal Bird Sanctuary, vicino a Mamallapuram e il Point Calimere Bird & Wildlife Sanctuary, presso lo stretto che separa l'India da Ceylon, in stagione ospitano migliaia di uccelli migratori, mentre il Mudumalay National Park è una vasta riserva che fa parte della Nilgiri Biosphere Reserve, territorio protetto di straordinaria ricchezza raggiungibile da Ooothy. Oothy è servita dalla Blue Mountain Railway, una linea a scartamento ridotto molto panoramica.
A Tanjavur, la capitale dei re Chola, oltre al palazzo reale e alla galleria d'arte che espone preziosi reperti dell'epoca, si può visitare l'eccezionale tempio Unesco di Brihadishwara, ricavato da un unico blocco di granito.
Tiruchirappalli, detta Trichy, è sede del più vasto tempio di tutta l'India (60 ettari), il Ranganathaswamy, già esistente nel 900 d.C., il cui gopuram (torre di accesso) principale misura ben 78 metri di altezza. Perdetevi nell'atmosfera magica dei suoi colonnati, fra gruppi di devoti che spargono poveri colorate e intrecciano fiori ed enormi elefanti a cui si fanno offerte. A Trichy c'è anche il curioso tempio di Rock Fort, posto in cima a una ripida rocca.

Mare in India: Goa, Andamane e Laccadive

Goa, le Andamane e le Laccadive sono le tre mete principali per chi cerca il mare in India.
Il piccolo Stato di Goa ha ben poco di indiano: già colonia portoghese fino al 1961, ancora oggi a dominante cattolica, è molto frequentato dai turisti. Fitto di splendide chiese, palmeti, risaie e dimore d'epoca, vi si trovano belle spiagge sull'oceano, piccoli ristoranti e locali, musica e negozi.
Le isole Andamane sono le cime di una catena montuosa sommersa che va dalla Birmania all'isola di Sumatra, in Indonesia. L'arcipelago è sede di una base navale indiana, e visitabile con un permesso. Foreste, mangrovie e una fauna endemica lo rendono una meta naturalistica di grande interesse, specialmente per gli amanti degli sport subacquei.
Le Laccadive sono un arcipelago corallino ben preservato composto da 35 isole per un totale di circa 30 km quadrati. Solo 10 isole sono abitate, a dominante musulmana. Chi non ha la nazionalità indiana necessita di un permesso e può soggiornare solo in alcune strutture turistiche di lusso.

Cosa fare in India

Yoga e meditazione

Quale luogo migliore per praticare lo Yoga di quello che lo vide nascere in tempi antichissimi? Le scuole sono numerose, e la cosa migliore è acquisire informazioni. A Varanasi, l'International Yoga Clinic and Meditation Centre è un rinomato centro che insegna diverse pratiche Yoga, mentre chi fosse interessato alla meditazione buddhista tibetana può rivolgersi al Tushita Meditation Centre di Mc Leod Ganji.

Vivere in un ashram

Ogni comunità ha le sue regole che è utile conoscere prima di aderire; alcuni ashram sono a pagamento, altri ad offerta. Di regola il soggiorno è finalizzato all'approfondimento di pratiche Yoga e di meditazione. Fra le località più indicate per un'esperienza in una comunità (ma ve ne sono sparsi su tutto il territorio) c'è Haridwar, nell'Uttaranchal.

Danza, musica, teatro

Le forme di danza classica indiana sono diverse, e apprezzabili in vari contesti, dalla rappresentazione teatrale al festival religioso. Chi volesse prendere lezioni può rivolgersi al Kalakshetra, o tempio delle arti, a Chennai, che istituisce corsi di Bharatanatyam e di musica carnatica; la Kuchipudi, una forma di danza-teatro, è insegnata invece presso la Kuchipudi Art Academy, sempre a Chennai. In Kerala, il centro Vijana Kala Vedi offre, fra l'altro, lezioni di danza Kathakali e di Kalarippayattu, una forma di arte marziale, entrambe originarie del territorio. A Varanasi, l'International Music Centre Ashram organizza concerti e lezioni di sitar e tabla.

Cinema in India

Mumbay e Chennai sono le capitali del cinema indiano. In India si tratta di uno svago molto popolare, e nei fine settimana è meglio acquistare un biglietto in anticipo. Vengono proiettati sia film internazionali, in inglese, che soprattutto gli imperdibili film prodotti dall'industria cinematografica locale, la cosiddetta “Bollywood”, con sedi di produzione a Mumbai e Chennai.

Benessere e Ayurveda in India

Il Kerala è lo Stato più famoso dell'India per l'Ayurveda, anche se in tutto il paese proliferano corsi e istituti. Sia che vogliate seguire un corso, o semplicemente sperimentare queste tecniche, magari attraverso uno dei famosi massaggi ayurvedici, la cosa migliore è prendere contatto con l'ufficio del turismo locale, che fornisce un elenco dei centri abilitati.

Escursioni in India

Gli innumerevoli parchi nazionali e luoghi d' interesse naturalistico rendono l'India una meta speciale per chi apprezza le escursioni, a vari livelli e lo sport all'aria aperta.In caso di percorsi complessi tuttavia è indispensabile prendere accordi chiari con un operatore regolarmente accreditato presso l'ufficio del turismo statale, nonché presso le associazioni Travel Agents Association of India, India Association of Tour Operators o Adventure Tour Operators Association of India.

Criminalità
La microcriminalità è in aumento. Ad esempio nelle località turistiche di Agra e Jaipur (Rajastan) avvengono di continuo truffe da parte di mercanti, i quali offrono la spedizione in Europa di presunte pietre preziose. Sono inoltre perpetrati delitti a sfondo sessuale e aggressioni a scopo di rapina di passeggeri di taxi. A Goa avvengono relativamente spesso aggressioni armate a scopo di rapina, truffe e altri reati in seguito a incontri casuali nei bar. Si raccomanda di osservare le seguenti misure precauzionali:
  • non portare oggetti di valore (orologi, gioielli ecc.) e tenere con sé solo piccole quantità di denaro;
  • essere particolarmente prudenti negli assembramenti, nei treni, nelle stazioni ferroviarie, nei luoghi turistici e nei mercati;
  • essere prudenti con bevande o cibi offerti da sconosciuti: spesso contengono droghe destinate a stordire le vittime per poi derubarle;
  • si consiglia di chiamare i taxi dall'albergo. Al calar della sera evitare gli spostamenti non necessari. Far organizzare dalla propria agenzia viaggi le trasferte da e per l'aeroporto o servirsi del servizio navetta del proprio albergo;
  • evitare nel limite del possibile gli spostamenti notturni sulle strade interurbane;
  • rifiutare le offerte di sedicenti guide turistiche;
  • intraprendere escursioni di trekking esclusivamente in gruppi abbastanza numerosi e farsi guidare da una guida riconosciuta e specialista della regione:
  • alle donne si consiglia di viaggiare in gruppo o di farsi accompagnare da una guida riconosciuta; in generale questo vale anche per le persone non esperte dei luoghi.
I comportamenti assolutamente da evitare
 
Ricordate di entrare nei templi e nelle moschee dopo esservi tolti sempre le scarpe. Molti luoghi non sono accessibili ai non indù, quindi non insistete. Non scandalizzatevi mai e non lasciatevi andare a commenti pesanti davanti a spettacoli non proprio occidentali, gli indiani spesso con estrema disinvoltura si lavano o defecano per strada, e non sparate a raffica fotografie per riprendere situazioni di miseria o di deformazioni e malattie, insomma lo scatto lo potete anche ottenere ma prima abbiate il buon senso di scambiare due chiacchere con loro e abbiate eventualmente voglia di sentire la loro storia, al limite contraccambiata da un offerta in denaro.
Un viaggio in India richiede una preparazione psicologica notevole. I disagi fisico-sanitari, le immagini "forti", la miseria delle grandi città sono capaci di destabilizzare qualunque persona come di portarla ad una dimensione di vita semplice, piena di valori nuovi e più alti. In ogni caso, al ritorno niente sarà più come prima.
Situazioni di tensione come indù-musulmani vanno sempre verificate prima della partenza.
Buone le strutture del circuito turistico a Delhi, Bombay, Goa, Calcutta e nelle località turistiche del sud. Al di fuori del circuito turistico indispensabili molta pazienza con la burocrazia indiana (poliziotti, doganieri, ecc.) realmente estenuante.
Non fotografate i locali durante le pratiche religiose, sempre molto sentite.
Non togliersi le scarpe quando si entra in un luogo sacro.
Pene molto severe per il possesso, l'uso e il traffico di stupefacenti (minimo dieci anni di carcere), anche di modeste quantità, e soprattutto senza distinzione tra droghe leggere e pesanti. Siccome i casi di turisti arrestati per reati di questo tipo sono in aumento, specie nella regione himalayana dello Himachal Pradesh, le autorità un tempo tolleranti hanno inasprito la condotta.
L'articolo 377 della legislazione indiana vieta i rapporti contro natura tra uomini ( non tra donne!!). La pena massima prevista per tale violazione è l'ergastolo.

Vestiti: In India, non troverete facilmente affidabili lavanderie per i vostri vestiti a eccezione che negli hotel di lusso. Vestiario di cotone é molto più pratico e fresco in estate, mentre d’inverno un leggero maglioncino e una giacca leggera é meglio portarsela dietro. A chi poi va a fare trekking o tour più avventurosi é consigliabile uno zainetto dove mettere la macchina fotografica, cinepresa, un maglioncino, e la immancabile bottiglia d’acqua.. Un buon paio di occhiali da sole sono anche utili. Consigliamo pure di portarsi via un set da cucito, crema solare, salviette imbevute, un coltellino tascabile, dei lucchetti e una pila per la notte.
Assicurazione: anche un’assicurazione adeguata può essere utile prima di partire. Chiedete a qualche agente in Italia quale tipo di assicurazione fa il caso vostro.
Scarpe: Quando dovrete entrare nei temple o in qualch moschea, dovrete lasciare le scarpe fuori e se anche potrete tenere I calzini, qualche volt ail terreno é umido, quindi sarebbe meglio togliersi anche quelli. Qualche volta sarà consentito l’uso del copriscarpe di plastica.. Cercate di portare scarpe consone e comode per camminare anche in resti di rovine di forti ecc.
Voli interni:Prima di fare il check-in assicuratevi di identificare anche il vs bagaglio a mano.
Abbigliamento di pelle :ci sono certi temple Hindu che non permettono l’entrata con vestiario in pelle, ne cincture, portafogli e borse. Sia uomini che donne sono richieste coprirsi il capo con un fazzoletto entrando in un tempio Sikh.
Accessori:Ricordatevi anche di portare un costume, delle particolari spazzoline per pulire le lenti della vs macchina fotografica dalla polvere, con molte salviette apposite.
Sicurezza per i documenti: Prima di partire mandatevi una mail con tutte le copie scannerizate di tutti I documenti importanti che potrete perdere.
Batterie:Per motive di sicurezza non siete autorizzati a portare le batterie dentro il vs bagaglio a mano durante il volo, mettetelo nel bagaglio che spedite a destinazione.
Electricità: Il voltaggio in India é 220/240V, 50Hz. I connettori sono simili a quelli italiani senza la terra.
Biglietti per macchina fotografica e telecamera: sarete richiesti di pagare un biglietto per entrare nei parchi nazionali e nei vari monumenti con la macchina fotografica e soprattutto la telecamera. Il costo si aggirerà dai Rs 10 (15 centesimi di euro) ai Rs 500 (8 euro), costi non inclusi nel prezzo del tour.
Permessi speciali: ci sono certe zone dell’India, specie ai confine di stato, in cui sono richiesti permessi ulteriori, non basta il Visto normale.
Ora: Indian Standard Time (IST) é 5 ½ ore avanti dall’orario solare italiano.
Carte di Credito: ormai le maggiori carte di credito sono accettate, come la American Express, Diners Club, master card e Visa. Le carte di credito possono venire usate anche per riscuotere denaro contante in rupie.